Storia
La famiglia nasce come uno dei numerosi rami in cui si suddivise la stirpe dei Signori di Airuno e Brivio, divenuti in seguito noti come Capitanei della Pieve di Vimercate (da cui il cognome de Capitani da Vimercate). Da questo grande consortile feudale si generarono, oltre i de Capitani da Vimercate (alias Vimercati), i Brivio, i Lavelli de Capitani, e, pare, anche gli Olginati e i de Capitani d'Ohè. Mentre il ramo principale della famiglia denominata Brivio (in origine: de Vicomercato de Bripio) si trasferì a Milano e nel lodigiano, in Brianza rimase qualche nucleo isolato. Nel 1342 troviamo un Michetus e un Lancetus Brivio essere proprietari di terre ad Arlate e Brivio, e ancora nel 1361; nel 1395 un Michetus (forse lo stesso) era proprietario di terre ad Airuno, sotto la rocchetta, avendo come "vicini di casa" i De Capitani da Vimercate e un esponente della famiglia dei Capitani del Lavello; probabilmente quei terreni erano frutto di divisioni ereditarie dei secoli precedenti, dato che il comune capostipite Alcherio, nel 960 viveva nella rocchetta di Airuno.
Nel 1443 Giacomo Brivio figlio del fu Filippo era pronotaio a Olginate, e fratello di Giovanni, Ambrogino e Antonio, iscritti alla matricola dei mercanti in Como nell'anno 1441.
Per quanto attiene al ramo che ebbe beni in Montevecchia, esso discende da Comello, il quale sposò in prime nozze Caterina dei Capitani di Melegnano e in secondi voti Zaccarina o Caterina Visconti. Da Comello nascono Bernardo, capostipite del ramo pavese della famiglia, Caterina, sposata a Bonsignorino Homodei, Franciscolo, investito di diritti feudali sulle acque del Lambro, della Vettabbia e di Corte Luzzaria nel 1399, sposato con Eva Biraghi, Marcolo, notaio, e Galeazzo, sposato con Cornelia Lampugnani.
In seguito, il dominus Pietro Brivio, figlio di Gian Francesco (di Dionigi, oratore ducale, di Francescolo e di Eva Biraghi) e di Caterina Homodei (di Signorolo e di Lucia Trivulzio) siede nel Consiglio dei 900 Decurioni a Milano nel 1474; sposa in prime nozze Caterina Carcano e in secondi voti Eleonora Terzaghi, figlia di Galeazzo, del ramo di Gorla. Attraverso acquisto, o probabilmente eredità da Margherita Perego, madre della Carcano, Pietro e discendenti hanno beni in Montevecchia. Nel 1495 Balzarino, figlio di Pietro, è tutore dei figli minori di Maffeo Perego e di Luchina della Pusterla, e vive in località Biscioia (oggi frazione di Perego).
Tra i figli di Balzarino è doveroso citare Giovanni Antonio, trasferitosi a Pavia nel '500 dando vita a un ulteriore ramo, in seguito decorato del titolo di Marchesi; è opportuno citare anche Francesco, il quale nel 1544 stipula la pace privata con la famiglia Redaelli di Montevecchia. Da Francesco e Caterina Viganò (zia di Giulio Cesare de Capitani da Vimercate, cancelliere del magistrato ordinario) nascono diversi figli, tra cui Balzarino e Polidoro.
Dal primo nasce Cesare Brivio, il quale sposa nei primi anni del '600 Isabella Redaelli, di Giovanni Battista e di Cornelia Cabiati. Il fratello, Giovanni Paolo Brivio, sposa anch'egli una Redaelli, concretizzando chiare strategie matrimoniali.
Abiatico di Cesare fu Giacomo Brivio, figlio di Francesco, ricco mercante di nastri e stoffe a Milano; Giacomo fu tra i finanziatori degli Asburgo durante la guerra di successione nei primi anni del '700, e fu investito del dazio dell'acquavite a Lodi. Con patente data a Vienna il 15 agosto 1708, Giuseppe I lo crea Conte del Regno d'Ungheria e di Brochles; l'anno seguente Giacomo fa parte delle legazioni diplomatiche a Vienna e in seguito a Barcellona, e viene creato Barone del Sacro Romano Impero. Nel 1713, infine, acquista dalla Regia Camera il feudo di Montevecchia e le sue pertinenze, divenendo così Signore della sua terra natale.
Tuttavia, dopo pochi anni il ramo comitale della famiglia subisce un tracollo finanziario. Le gravi difficoltà economiche portano alla vendita di tutti i beni prima, e del feudo poi, di Montevecchia, nel 1739-40. Il feudo e i beni vennero venduti dal tenente colonnello Conte Carlo Ambrogio Brivio a don Pietro Agnesi Mariani, il quale ne aveva sposato la cugina, Donna Anna Brivio, nel 1717, ed era padre della celebre benefattrice e matematica italiana Maria Gaetana Agnesi. I beni passarono per eredità dalla figlia, Donna Anna Agnesi, maritata al capitano Cesare Confalonieri, a Don Giuseppe, figlio di questi ultimi. Dal matrimonio di quest'ultimo con Lucia Verri nacque Marianna, la quale sposò il nobile Antonio de' Carli. Erede di questi fu la figlia Luigia, la quale a sua volta sposò don Fulvio Barbò dei Conti di Casalmorano; da essi, infine, le proprietà passarono agli Albertoni, attraverso il matrimonio di Sofia Anna Barbò con don Alberto Albertoni dei Conti di Macherio.
Figlia del Conte Carlo Ambrogio Brivio fu invece Anna Giacinta, la quale nel 1764 sposò il colonnello irlandese David Griffith, stanziatosi a Parma. L'anno seguente il Griffith ebbe conferma di poter usare, all'interno del Ducato di Parma, il titolo di Conte Griffith di Brokles.
Altro figlio di Balzarino fu Giovanni Battista, il quale nel 1621 fu chiamato successore da Annibale de Capitani da Vimercate. Figli di Giovanni Battista furono, tra gli altri, Teresa, sposata con Don Giovanni Andrea Visconti dei cosignori di Massino, giureconsulto collegiato; Francesca, sposata con Don Carlo Francesco Sirtori, Signore di Lissolo e Torrevilla; Giuseppe, sposato con Camilla Grassi Mariani e Bernardino, sposato con Margherita Perego.
Nel 1443 Giacomo Brivio figlio del fu Filippo era pronotaio a Olginate, e fratello di Giovanni, Ambrogino e Antonio, iscritti alla matricola dei mercanti in Como nell'anno 1441.
Per quanto attiene al ramo che ebbe beni in Montevecchia, esso discende da Comello, il quale sposò in prime nozze Caterina dei Capitani di Melegnano e in secondi voti Zaccarina o Caterina Visconti. Da Comello nascono Bernardo, capostipite del ramo pavese della famiglia, Caterina, sposata a Bonsignorino Homodei, Franciscolo, investito di diritti feudali sulle acque del Lambro, della Vettabbia e di Corte Luzzaria nel 1399, sposato con Eva Biraghi, Marcolo, notaio, e Galeazzo, sposato con Cornelia Lampugnani.
In seguito, il dominus Pietro Brivio, figlio di Gian Francesco (di Dionigi, oratore ducale, di Francescolo e di Eva Biraghi) e di Caterina Homodei (di Signorolo e di Lucia Trivulzio) siede nel Consiglio dei 900 Decurioni a Milano nel 1474; sposa in prime nozze Caterina Carcano e in secondi voti Eleonora Terzaghi, figlia di Galeazzo, del ramo di Gorla. Attraverso acquisto, o probabilmente eredità da Margherita Perego, madre della Carcano, Pietro e discendenti hanno beni in Montevecchia. Nel 1495 Balzarino, figlio di Pietro, è tutore dei figli minori di Maffeo Perego e di Luchina della Pusterla, e vive in località Biscioia (oggi frazione di Perego).
Tra i figli di Balzarino è doveroso citare Giovanni Antonio, trasferitosi a Pavia nel '500 dando vita a un ulteriore ramo, in seguito decorato del titolo di Marchesi; è opportuno citare anche Francesco, il quale nel 1544 stipula la pace privata con la famiglia Redaelli di Montevecchia. Da Francesco e Caterina Viganò (zia di Giulio Cesare de Capitani da Vimercate, cancelliere del magistrato ordinario) nascono diversi figli, tra cui Balzarino e Polidoro.
Dal primo nasce Cesare Brivio, il quale sposa nei primi anni del '600 Isabella Redaelli, di Giovanni Battista e di Cornelia Cabiati. Il fratello, Giovanni Paolo Brivio, sposa anch'egli una Redaelli, concretizzando chiare strategie matrimoniali.
Abiatico di Cesare fu Giacomo Brivio, figlio di Francesco, ricco mercante di nastri e stoffe a Milano; Giacomo fu tra i finanziatori degli Asburgo durante la guerra di successione nei primi anni del '700, e fu investito del dazio dell'acquavite a Lodi. Con patente data a Vienna il 15 agosto 1708, Giuseppe I lo crea Conte del Regno d'Ungheria e di Brochles; l'anno seguente Giacomo fa parte delle legazioni diplomatiche a Vienna e in seguito a Barcellona, e viene creato Barone del Sacro Romano Impero. Nel 1713, infine, acquista dalla Regia Camera il feudo di Montevecchia e le sue pertinenze, divenendo così Signore della sua terra natale.
Tuttavia, dopo pochi anni il ramo comitale della famiglia subisce un tracollo finanziario. Le gravi difficoltà economiche portano alla vendita di tutti i beni prima, e del feudo poi, di Montevecchia, nel 1739-40. Il feudo e i beni vennero venduti dal tenente colonnello Conte Carlo Ambrogio Brivio a don Pietro Agnesi Mariani, il quale ne aveva sposato la cugina, Donna Anna Brivio, nel 1717, ed era padre della celebre benefattrice e matematica italiana Maria Gaetana Agnesi. I beni passarono per eredità dalla figlia, Donna Anna Agnesi, maritata al capitano Cesare Confalonieri, a Don Giuseppe, figlio di questi ultimi. Dal matrimonio di quest'ultimo con Lucia Verri nacque Marianna, la quale sposò il nobile Antonio de' Carli. Erede di questi fu la figlia Luigia, la quale a sua volta sposò don Fulvio Barbò dei Conti di Casalmorano; da essi, infine, le proprietà passarono agli Albertoni, attraverso il matrimonio di Sofia Anna Barbò con don Alberto Albertoni dei Conti di Macherio.
Figlia del Conte Carlo Ambrogio Brivio fu invece Anna Giacinta, la quale nel 1764 sposò il colonnello irlandese David Griffith, stanziatosi a Parma. L'anno seguente il Griffith ebbe conferma di poter usare, all'interno del Ducato di Parma, il titolo di Conte Griffith di Brokles.
Altro figlio di Balzarino fu Giovanni Battista, il quale nel 1621 fu chiamato successore da Annibale de Capitani da Vimercate. Figli di Giovanni Battista furono, tra gli altri, Teresa, sposata con Don Giovanni Andrea Visconti dei cosignori di Massino, giureconsulto collegiato; Francesca, sposata con Don Carlo Francesco Sirtori, Signore di Lissolo e Torrevilla; Giuseppe, sposato con Camilla Grassi Mariani e Bernardino, sposato con Margherita Perego.